Questo sito utilizza Cookie per migliorare servizi e informazioni. Continuando la navigazione o cliccando OK si accetta l'utilizzo. Informativa Cookie | OK
Logo OrtopediaAzzurra
menu mobile
vai al carrello
L'osteoporosi   

Le ossa costituiscono l’architettura del nostro organismo, e sono un tessuto vitale, costituito da calcio, fosfato e matrice organica, ed è continuamente soggetto a modificazioni e a rinnovo tissutale nel corso di tutta la vita. Caratteristica del tessuto osseo è naturalmente la durezza, la flessibilità e la resistenza, caratteristiche che sono garantite principalmente da tre componenti cellulari: gli osteociti, che costituiscono le cellule mature presenti nel tessuto, gli osteoblasti, che si occupano del rinnovo cellulare e nella rigenerazione di nuovo osso, e gli osteoclasti, cellule deputate al riassorbimento e alla demolizione del tessuto osseo. Il perfetto equilibrio del mantenimento dell’osso sano è dato dal bilanciamento perfetto di queste tre componenti cellulari. Nel corso della vita tuttavia, può capitare che a seguito di alterazioni di varia natura (ormonali, metaboliche o farmacologiche), questo equilibrio venga sbilanciato in senso demolitivo. Ecco quindi che si rischia lo sviluppo dell’osteoporosi.
L’osteoporosi (OP) è una malattia piuttosto frequente a carico dello scheletro, nella quale la resistenza ossea risulta notevolmente compromessa a causa di un’alterazione della struttura dell’osso stesso. I soggetti più colpiti sono le donne, soprattutto in post menopausa: in Italia si stimano circa 3.500.000 pazienti affette, a fronte di 1.000.000 di uomini colpiti. Naturalmente l’OP risente dell’avanzare dell’età, arrivando a colpire il 70% delle donne al di sopra degli 80 anni. Riconosce molti fattori di rischio: sesso femminile, familiarità per fratture ossee, fattori ormonali, stile di vita sedentario, e fattori dietetici come alcool in eccesso, caffeina e scarsa assunzione di calcio e vitamina D.
Esistono due forme di OP:
- La forma primaria: di gran lunga più frequente, riconducibile all’OP senile, post-menopausale, idiopatica giovanile.
- La forma secondaria: dovuta a farmaci (soprattutto cortisone e altri farmaci immunosoppressori, antiepilettici e anticoagulanti), a malattie metaboliche (come l’ipertiroidismo, la sindrome di Cushing o l’ipovitaminosi D), a malattie ematologiche (talassemia, alcune forme di anemia, mieloma multiplo e malattie mielo e linfoproliferative), malattie renali, malattie reumatologiche e gastroenteriche per deficit di assorbimento del calcio e di produzione della vitamina D.
Nel 70% dei casi l’OP è asintomatica, ma quando ci sono i sintomi, ovvero quando la massa ossea è ridotta al 20-40%, si manifesta con:
- dolore osseo, specialmente nelle aree di carico, quali la colonna vertebrale, il bacino e l’anca, la gabbia toracica; è un dolore di tipo meccanico associato alla digitopressione.
- fratture: anche in assenza di un trauma specifico, soprattutto al polso e vertebrali.
- deformità: si manifestano con ipercifosi dorsale e abbassamento di statura.
Nel caso il Medico sospetti l’OP, suggerirà di eseguire alcuni esami specifici, di tipo radiologico e laboratoristico:
- La densitometria ossea (DEXA), considerata attualmente il Gold Standard,
- Indagini radiologiche convenzionali,
- Il dosaggio della vitamina D, del Calcio, del Fosforo, del paratormone, e la fosfatasi alcalina.
È molto importante conoscere i propri fattori di rischio relativi all’OP, e cercare in prevenire quelli modificabili: cercare sempre di mantenere uno stile di vita attivo, non fumare, non assumere alcolici, e





Prodotti associati all'articolo   
    Serve aiuto?   
    Personale qualificato con licenza di abilitazione all'esercizio dell'arte ausiliaria delle professioni sanitarie di meccanico ortopedico ed ernista, rilasciato in Italia.
    Pagamenti sicuri   
    Marchi di accettazione PayPal
    Porzio Srl, - P. IVA 00311860308
    REA 132475 | REG. IMPRESE 00311860308
    Capitale Sociale Deliberato Euro 320.000 – Sottoscritto e Versato Euro 167.000