Cos'é?
L'artrosi del ginocchio é una patologia estremamente diffusa nel mondo occidentale, seconda per numeri solo a quella che coinvolge le vertebre. Consiste nella progressiva degenerazione della cartilagine articolare e colpisce piú frequentemente la popolazione femminile e coloro che hanno piú di cinquant'anni.
Puó, a grandi linee, essere suddivisa in primitiva, cioé non dovuta a cause specifiche e secondaria, vale a dire causata da un'altra patologia come deformitá scheletriche, fratture, infezioni o patologie reumatologiche.
L'artrosi primitiva colpisce tutti i settori del ginocchio (pan-artrosi) ed é spesso associata ad altre localizzazioni della patologia come le mani, le anche o la colonna vertebrale.
L'artrosi secondaria, invece, privilegia una parte specifica dell'articolazione.
Sia l'artrosi primitiva, sia quella secondaria, possono essere aggravate da due condizioni parafisiologiche: il ginocchio varo ed il ginocchio valgo. Queste due conformazioni particolari dell'articolazione, che si differenziano per il diverso orientamento tra il femore e la tibia, possono quindi essere considerate dei veri elementi di rischio. L'artrosi è condizionata da alcuni fattori come l'entità del varismo o del valgismo (misurabile in gradi), il peso corporeo, l'attivitá lavorativa, l'etá e da alcune condizioni endocrine.
Quali sono i sintomi?
Dal punto di vista soggettivo i primi disturbi percepiti dal paziente sono una certa rigiditá, dolore localizzato al ginocchio, una riduzione della mobilitá dell'articolazione. Almeno inizialmente questi fastidi sono legati prevalentemente alla stazione eretta ed alla deambulazione. Successivamente, anche attivitá normali come sedersi ed alzarsi, scendere le scale, camminare un po' piú a lungo del solito possono diventare fastidiose e peggiorare notevolmente la qualitá della vita.
Come si diagnostica?
Non sono necessari esami sofisticati. Per cominciare possono bastare delle radiografie, possibilmente eseguite "sotto carico", cioé in piedi. Possono essere eventualmente associate anche altre proiezioni specifiche come quelle assiali per la rotula. Dal punto di vista locale la patologia é caratterizzata da uno stato di infiammazione cronica dell'articolazione, che spesso provoca un gonfiore resistente ai comuni farmaci antinfiammatori.
Si verifica quindi una progressiva usura del rivestimento cartilagineo che puó arrivare, nei casi piú avanzati, a mettere a nudo l'osso sottostante.
L'usura é inizialmente visibile nelle radiografie come un restringimento della rima articolare (spazio tra il femore e la tibia o tra la rotula ed il femore). Altre alterazioni radiografiche (sclerosi, osteofiti) compaiono più tardivamente e concorrono a deformare il ginocchio in maniera visibile anche dall'esterno: spesso i pazienti si lamentano di come il proprio ginocchio appaia più voluminoso ed irregolare rispetto all'altro.
Come si previene?
Il controllo dei fattori predisponenti é l'unica possibilitá di prevenzione, sia nel caso dell'artrosi primitiva, sia in quello dell'artrosi secondaria. Mentre per alcuni di questi fattori, come il peso corporeo, é semplice tentare una correzione precoce, agire sugli altri fattori é piú complesso.
Negli ultimi anni comunque, sono stati sviluppati dei farmaci, detti condroprotettori, che riescono a ritardare l'evoluzione della malattia purché questa non sia ormai troppo avanzata.
Un'ulteriore possibilitá viene dalla chirurgia ortopedica per i casi di varismo o valgismo accentuati. In questi pazienti si esegue un intervento di "osteotomia" che consiste nel tagliare la tibia o il femore allo scopo di "raddrizzare" l'arto. Le due parti dell'osso sezionato vengono allineati in una nuova posizione, in modo da ripristinare il corretto orientamento dell'arto; di conseguenza, si riduce la progressione dell'artrosi o se ne ritarda la comparsa.
Come si cura?
Un altro modo di classificare l'artrosi del ginocchio si basa sulla localizzazione dell'usura cartilaginea (versante interno, esterno, femoro-rotuleo).
Nel caso in cui l'usura sia circoscritta ad un solo versante si parla di artrosi "monocompartimentale". Spesso questo é anche il modo in cui esordisce la patologia che coinvolgerá gli altri settori del ginocchio solo successivamente. A seconda del o dei versanti coinvolti dalla patologia, sono proponibili terapie chirurgiche differenti.
Negli ultimi 15 anni sono state sviluppate delle protesi di ginocchio cosiddette monocompartimentali, che hanno lo scopo di rivestire solo il "settore" danneggiato. Si tratta di protesi di piccole dimensioni dette anche mini-invasive perché impiantabili attraverso incisioni di pochi centimetri.